I progettisti di sistemi di automazione spesso puntano tutto sulla velocità, quando l'accelerazione è ciò che conta davvero. Leggendo le specifiche di qualsiasi guida lineare prima o poi si incontra un dato sulla velocità massima. È una specifica importante, ma non quanto pensano molti. La velocità ha un ruolo nella vita utile di una guida: spostare un carico superando il limite di velocità può portare a un'usura anticipata della guida lineare.
Per un semplice errore di comando è anche possibile far andare la guida lineare tanto veloce da romperla. Oppure se la velocità o l'accelerazione sono eccessive è possibile rompere le coperture terminali delle guide a ricircolo di sfere. Ancora, i cuscinetti possono bloccarsi a velocità troppo elevate.
Queste condizioni di velocità eccessiva sono però rare nei sistemi ben progettati. Inoltre, la velocità massima di una guida raramente è il fattore limitante delle moderne applicazioni.
Le guide lineari standard possono sopportare senza difficoltà velocità di 3 m/s, mentre i modelli a prestazioni più elevate possono arrivare a 5 m/s.
Alcuni vanno ancora più veloci, arrivando a quasi 9 m/s. La maggior parte delle applicazioni di automazione, però, richiede velocità massime ben al di sotto dei 5 m/s.
Considerato che oggi le guide lineari hanno ampio margine di velocità e che le richieste di velocità eccessive sono rare, a cosa servono dunque le specifiche sulla velocità?
La risposta è che la velocità massima non dice molto, presa singolarmente. Solo se la consideriamo nel contesto dell'accelerazione e del profilo di movimentazione complessivo assume un ruolo importante. Come scegliere la guida lineare corretta, quindi? Quali parametri considerare?
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